Il progetto, che ha previsto la trasformazione complessiva di un edificio industriale dismesso di circa 15.000 mq, costruito negli anni ’60 e ’70 del ‘900 nella prima area industriale di Porto Marghera, ha consentito, con l’insediamento delle nuove attività (nuovo Mercato Ortofrutticolo di Venezia e bar-ristorante) di restituire alla città una parte di territorio che la produzione industriale aveva da tempo abbandonato.
Con la riconversione operata, i fabbricati occidentali del compendio, ovvero quelli più prossimi alla città abitata, sono stati trasformati in uffici, negozi ed un ristorante-bar.
L’area dei capannoni produttivi, invece, è stata convertita in un grande mercato coperto per l’ingrosso aperto anche alla cittadinanza. Il progetto ha previsto inoltre la realizzazione di una piattaforma acquea per garantire l’interscambio delle merci con Venezia.