L’intervento prevede la rigenerazione di un immobile, in parte abbandonato da tempo, progettato nella metà degli anni 50 del ‘900 da due importanti architetti milanesi (Luigi Vietti e Cesare Pea), che ha trovato compimento nel decennio che va dal 1952 al 1961. L’edificio, destinato agli uffici della SADE, poi ENEL, per le sue caratteristiche tipologiche e formali, è rappresentativo delle tendenze più avanzate dell’architettura internazionale degli anni ’50 e ’60 che trova a Venezia altri esempi significativi.